mercoledì 24 gennaio 2007

BRESCIA S. EUFEMIA - MADDALENA PER IL SENTIERO N. 1





Non potevamo esordire con i post relativi a itinerari riguardanti le montagne bresciane senza partire dalla “montagna di casa nostra” (come molti amano descriverla) per eccellenza, ovverosia il Monte Maddalena, che davvero rappresenta una preziosa risorsa per chi, bresciano della città prevalentemente, intenzionato a sgranchirsi le gambe non sia altrettanto disposto ad affrontare levatacce o lunghe trasferte in automobile, senza considerare che i quasi 700 m. di dislivello (sola salita) costituiscono comunque un buon allenamento per uscite più impegnative.

Tutte queste sono state le considerazioni che hanno indotto il sottoscritto e l' amico carissimo Claudio (l' altro componente usuale della “banda”, Nicola, è da sempre restio nei confronti della Maddalena, giudicata troppo facile) ad affrontare sabato 19 gennaio (2007) l' ascesa alla Maddalena dal sentiero n. 1, certamente quello di sapore più vagamente “alpino” (mi si passi il termine) consigliando in alcuni tratti ad utilizzare le mani per superare più agevolmente alcuni innocui pietroni (sia chiaro, il sentiero è assai frequentato in ogni stagione, anche da giovanissimi...).

Come detto attratti dal fascino di una tranquilla camminata nell' ennesima giornata assolutamente tiepida di questo strano e preoccupante inverno, ci siamo portati all' attacco del n. 1 all' alba delle 11 antimeridiane, con l' unica preoccupazione della eventuale chiusura del “Grillo”, ma di questo parleremo più approfonditamente in seguito benchè non sia questo l' oggetto del nostro post.

Il sentiero prende le mosse dalla località S. Eufemia di Brescia, precisamente da via Noventa, proprio appena attraversato il ponticello sul torrente Baldovera (segnavia C.A.I. Bianco/rosso come di consueto) a quota 150 m. slm.

L' itinerario non necessita certo di descrizioni particolarmente dettagliate o approfondite essendo il sentiero sempre ben evidente e correttamente segnalato.

Brevemente possiamo dire che superata la struttura di proprietà del Gruppo Volontari Antincendio Val Carrobbio, si transita accanto al Forte Cagna, per poi affrontare in successione il Monte Mascheda (m. 420) , quindi le Grappe, il monte Poffa, ancora il faticoso Dosso Darnei (un dossone erboso ove tuttavia il sentiero si fa davvero irto e faticoso) per poi giungere ad una lunga sella da cui poi, superato l' ultimo”strappetto” si sbuca dal sentiero proprio di fronte al già citato “Grillo” (quota m. 799) , a pochissimi minuti dalla nostra meta, ovvero la cima del Monte Maddalena (quota m. 844) sormontata dalla Chiesetta al cui piano terreno posto un locale che, quando aperto, può essere utilizzato per consumare la colazione.

Ovviamente vanno ignorati i numerosi bivi che si pongono lungo il sentiero il quale dal canto suo non presenta mai particolari problematiche, se non in caso di gelo o anche solo di pioggia dovendo affrontare rocce e sopratutto terra piuttosto impermeabile all' acqua e pertanto scivolosa in caso di umidità, specie al cospetto del Dernei.

L' abbigliamento sarà quello da bassa montagna a seconda della stagione (o meglio del clima del momento) con l' unica raccomandazione di portarsi appresso dell' acqua, non reperibile lungo il sentiero se non presso il parcheggio posto ai piedi del dosso erboso ove sorge la già citata Chiesetta (fontanella).

Dalla cima il panorama, almeno nelle giornate terse, è davvero apprezzabile spaziando dalla sottostante città (e Botticino) sino al lago di Garda a Est (ben visibile nella sua porzione meridionale), quindi a sud gli Appennini in fondo alla pianura, ed ancora il Guglielmo e financo, ovviamente in lontananza, il Rosa.

I tempi di percorrenza vanno dall' ora/ora e venti per gli atleti allenati che intendono cimentarsi con la corsa, per andare verso un più verosimile 1h 40/50 minuti a fronte di un passo normalmente spedito, sino ad approdare ad oltre due ore qualora si volesse affrontare l' itinerario in pieno relax guardandosi attorno e con la digitale sovente in funzione; noi nell' occasione abbiamo impiegato 2h 45 senza mai “tirare” per andata e ritorno, cronometro del contapassi alla mano.

Le nostre fatiche sono state peraltro compensate dalla sorte amica che ha voluto che il “Grillo” fosse aperto (e non chiuso per ferie, come viceversa temevamo) in modo che potessimo rifocillarci con una imperdibile fetta di formaggio alla griglia nonché con un sano polletto sempre alla griglia, opera della consumata abilità di Mele, il tutto annaffiato da un Groppellino di Avanzi niente male (finalmente un rosso gradevole dalla gradazione alcoolica “umana”, 12°).

Il conto?

Non posso dire alcunchè al riguardo dal momento che Claudio si presentato per primo alla cassa (aspramente redarguito per questo, lucrando la mia personale indulgenza solo a fronte della promessa solenne che la prossima volta sarà affar mio...), tuttavia solitamente non ci allontana mai troppo dai 20 Euro a persona per una colazione come quella descritta, per portarsi verso i 30 a cena a fronte di qualche “vizietto” in più.

Di sicuro il Grillo è uno di quei posticini da tenere sempre in debita considerazione, tanto più in occasioni come la nostra dove diventa una meta davvero perfetta, magari evitando le domeniche dei mesi della bella stagione allorquando si potrebbe faticare a trovar posto.

Il ritorno è stato gestito affrontando a ritroso il percorso dell' andata, tuttavia ben potrebbe avvenire per un altro dei sentieri che comunque conducono in città, a condizione di dover poi recuperare la macchina a S. Eufemia se con la stessa ivi si è giunti.

Per i più prestanti, consigliamo, una volta giunti al “Grillo” (preferibilmente prima di avervi mangiato) di proseguire la salita che si dirama proprio dalla destra dello stabile e che raggiunge dapprima il Monte Salena (900m.), quindi dopo aver percorso una lunga dorsale (meraviglioso panorama sul lago di Garda) si scende sul versante settentrionale della montagna (quello che guarda verso nave, per intenderci) sino a arrivare alla caratteristica Chiesetta di San Vito.



DATI SALIENTI


Itinerario: Brescia S. Eufemia-Monte Maddalena


Segnavia: n. 1 CAI (Bianco/Rosso)


Dislivello: m. 700 ca. (sola salita)


Stagioni: Tutte (meglio evitare in caso di neve, gelo o anche suolo eccessivamente umido dal momento che alcuni tratti potrebbero risultare assai scivolosi)


Abbigliamento: bassa montagna, conforme alla stagione


Note: portarsi acqua; tel. Grillo 030.363350


Bibliografia: Maddalena e Dintorni, autori vari, Edizioni Brixia

100 Itinerari per tutte le stagioni, aut. Franco Solina, ed. Giornale di Brescia




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